Il riferimento del nuovo numero è alla situazione al secondo trimestre 2019. Nell’ultimo biennio l’Italia ha avuto un’economia in sostanziale stagnazione, dopo un periodo di debole ripresa. L’attuale frenata vede maggiormente coinvolti l’industria, i territori più direttamente legati all’economia tedesca, in particolare per l’indotto dell’auto. Soffre di più l’industria delle regioni del Nord Ovest e di una parte del Mezzogiorno. La reazione delle imprese al peggioramento del quadro congiunturale ha portato a una reazione immediata della domanda di lavoro nelle regioni del Sud, dove il tessuto produttivo è più vulnerabile. Gli indicatori di benessere Cisl evidenziano una fase di stabilità o di ulteriore arretramento in diverse regioni. Fanno eccezione i casi di Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Puglia, dove l’indicatore di benessere ha mantenuto un andamento crescente.

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