PNRR Italia

Per ricevere il sostegno del RRF, Recovery and Resilience Facility, i Paesi dell’Unione Europea devono definire un pacchetto di riforme strut-turali ed investimenti in 6 settori di intervento. 

Questi settori rappresentano i 6 pilastri che de-finiscono gli ambiti di intervento del Nex Gene-ration UE (NGEU) che dovranno caratterizzare i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza dei Paesi Europei. Due – dei sei pilasti – riguardano la Transizione Digitale e la Transizione Verde. 

La “twin transition”, ecologica e digitale, andra ad impegnare rispettivamente il 37 % (transizione ecologica) e il 25 % (transizione digitale) delle risorse totali che sono state rico-nosciute dalla Commissione Europea come

finanziamento a titolo di sovvenzioni e/o di pre-stito all’Italia per la realizzazione del PNRR, ap-provato il 22 giugno scorso. 

Le mete di realizzazione sono tracciate nel do-cumento del PNRR ma, per realizzare una effi-cace road map con i suoi M&T, milestone e tar-get, obiettivi qualitativi e quantitativi, dai quali poi dipende l’erogazione effettiva dei finanzia-menti, occorrerebbe capire in quali condizioni si trova il nostro Paese rispetto ai temi della transizione ambientale e digitale e quale e il punto di partenza. 

Il documento “Italia Transition” raccoglie in maniera organica gli studi presentati dalla Ban-

ca d’Italia con la Pubblicazione dei Rapporti sulle Economie Regionali del giugno scorso. 

In particolare, vengono riportati integralmente gli stralci degli studi che riguardano la transi-zione digitale e la transizione ambientale e l’a-dattamento climatico, rinviando, poi, l’analisi delle tabelle alla consultazione dei singoli Rap-porti dell’economie regionali della Banca d’Ita-lia. 

Italia transition

Transizione digitale

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